Raffaele Locci
Monserrato, 1916
Raccontando di Raffaele Locci rivivremo novant’anni di storia monserratina. Dagli impegni sociali a quelli politici e civili. Una vita in prima linea. Raffaele Locci è noto soprattutto come autore ed attore di commedie dialettali.
Pochi sanno che la passione di scrivere commedie in sardo è nata come necessità e la sua vasta produzione pur inserendosi nel filone comico, fa coesistere il divertimento con tematiche umane e sociali.
Già a otto anni (1924) è impegnato in piccole recite scolastiche che avevano lo scopo di guadagnare qualche moneta per i bambini poveri che non potevano permettersi nemmeno l’acquisto di una matita. Nel 1929 partecipa, con un ruolo femminile, in Sa coia e Pittanu.
Nel 1936 parte per il servizio militare che durerà nove anni: viene congedato nel 1945, e subito inizia il suo impegno civile nei Comitati Civici e l’impegno sociale con la scrittura della commedia in tre atti Nassiedda est Fastiggendi.
Questa stesura riprendeva una farsa scritta da Giovanneddu Obinu dal titolo Brabaredda Moriggendi, che vide Raffaele Locci impegnato come attore, ma il libretto andò smarrito e così un po’ a memoria e con un po’ di suo, nacque la prima commedia. La rappresentazione fu data in una sorta di teatro all’aperto, nel cortile della casa dove poi fu costruito il cinema Ideal in via Del Redentore.
Fecero seguito le commedie Sa coia e Nassiedda (1946), Nassiedda a tentu pippiu (1947), Maurilliu richiamau (1948) e Maurilliu Flebottu (1949). Gli anni ’50, furono anni di grande attività: fonda e diventa Presidente del 1° gruppo Folk monserratino denominato Ennio Porrino.
In oltre 15 anni di attività la Ennio Porrino con canti e balli colleziona tantissimi successi a livello nazionale e internazionale.
Dall’esperienza politica fino ad allora maturata scrive la commedia Maurilliu candidau (1951). Nel 1952 la Ennio Porrino vince il 1° premio per il canto in occasione della Sagra del Redentore a Nuoro, mentre l’anno successivo si aggiudica il 2° premio. Nel 1954 la corale registra per la Walt Disney Production la colonna sonora del documentario Genti e Paesi.
Dal 1953 al 1958 è eletto sub – sindaco di Monserrato. Nel 1957 Raffaele Locci fonda la Pro Loco Monserrato e ne diviene Presidente. Sempre in questi anni si impegna alla fondazione del 1° nucleo regionali delle ACLI Associazione cristiane lavoratori italiani un’associazione di laici cristiani che, attraverso una rete di circoli, servizi, contribuisce da più di 60 anni a tessere i legami della società, favorendo forme di partecipazione e di democrazia.
La sezione delle ACLI diede l’opportunità alla Filodrammatica Ambrosiana di portare in scena commedie attori e attrici, mentre in ambito ecclesiale tale opportunità non era ancora prevista e le parti femminili erano interpretate da uomini mascherati.
Nel 1956 nel cortile del locale di via Del Redentore (cinema Ideal) fu rappresentata Sa cia de Pittanu, una commedia con oltre venti personaggi e fu un grandissimo successo di pubblico. Nel 1962 la corale Porrino rappresenta l’Italia in occasione della Mondial Convention of Lyon Club svoltasi a
Nizza(Francia). I quell’anno si aggiudica il 1° premio nazionale al concorso per cori classici e folkloristici svoltosi a Roma.
L’Ennio Porrino diventa il gruppo ufficiale della Provincia di Cagliari per presenziare nelle serate di gala organizzate dalla Regione Sardegna, rappresenta l’Italia al Congresso Mondiale delle Linee Aeree.
Nel 1964 la corale rappresenta l’Italia in occasione della rassegna internazionale dei gruppi folk svoltasi a Nyons nel sud della Francia. In questi anni scrive la commedia Deu Regnu e Imperu, che riscuote grande successo di pubblico; negli anni ’90 scrive: Su Bisconti e già viada unu folclori.
In questo periodo si accentua la sua attività di regista teatrale; magistrale la sua interpretazione nel ruolo di S’abogau imbrollioni nella commedia scritta da Efisio Loni, messa in scena anche di recente a novant’anni. Dal 1988 al 1993 fa parte del Consiglio particolare delle Conferenze San Vincenzo di Monserrato, Pirri e Selargius, mentre per due mandati è Presidente della San Giovanni Bosco.
Da tempo è impegnato nella raccolta di tutte le sue commedie e della necessità di creare, per ognuna di esse, un’appendice nella quale spiegare il significato di tante parole in sardo di cui si è perso il ricordo.
Racconta la difficoltà delle persone d’oggi a parlare il sardo e soprattutto capirlo. Attualmente Raffaele Locci sta curando la regia di una sua commedia che a breve vedremo messa in scena e per il futuro ha in cantiere diverse attività. Lui il vizio di sognare anche a novantatré anni non l’ha ancora perso.