La festa de Santu Srebestianu “Su Fogadoni” è una celebrazione tradizionale che si svolge in molti paesi della Sardegna in onore di San Sebastiano.
Centrale per questa festa è l’uso del falò, creato da una varietà di materiali, che variano a seconda del paese in cui si tiene la festa. Questi falò rappresentano un elemento fondamentale del rituale, oltre ad essere una vera e propria attrazione visiva per gli ospiti.
I materiali utilizzati per i falò sono diversi: il tutto dipende dalla tradizione del luogo. Di solito, si utilizzano diverse qualità di legna. Può essere legno di quercia, di pino, di olivo o di altre varietà locali. Ma la legna non è l’unica protagonista della festa. Alcuni paesi utilizzano anche fascine di legna o intere piante cave all’interno per creare imponenti strutture di fuoco.
Una volta terminata la preparazione del falò, un prete della comunità giunge sul luogo della celebrazione per benedire i tronchi e il fuoco.
Questo passaggio è di fondamentale importanza: è il momento in cui il falò diventa un elemento sacro, consacrato al servizio della celebrazione di Santu Srebestianu. Da quel momento, la festa può avere inizio.
Il rito e i festeggiamenti continuano poi per tutta la notte. La comunità si raduna attorno al falò, celebrando e festeggiando insieme.
Musica, balli, canti e preghiere si fondono in un unico coro all’insegna della tradizione e della condivisione.
Nel contesto di questa celebrazione, il fuoco assume un significato simbolico molto forte. Rappresenta la purificazione e la rigenerazione, ma anche la luce e il calore, elementi indispensabili per la vita. Il falò viene lasciato ardere finché non si spegne da solo, simbolo della fine della festa ma anche del ciclo di vita che si rinnova.
La festa de Santu Srebestianu “Su Fogadoni” ci parla di una tradizione antica, radicata nella cultura sarda, ma ancora viva e vibrante.